@Minerva_Amazonbuongiorno.

Descrivo una situazione abbastanza assurda oltre che ovviamente costosa per le nostre tasche.

Da diversi anni vendiamo i nostri integratori alimentari su Amazon ed uno dei primi prodotti da noi pubblicati (in 2 varianti per numero di compresse) è stato disattivato perché dichiarato (secondo Amazon) come medicinale.

Specifichiamo che tutti i nostri prodotti sono pubblicati e venduti solamente in Italia, con opzioni sia di esportazione che di acquisto da parte di Amazon disattivate.

Ovviamente non è così, si tratta di un integratore alimentare, regolarmente iscritto nel registro degli integratori ed abbiamo chiaramente fornito sia la notifica ministeriale, sia il registro integratori per prodotto aggiornato scaricato dal sito del ministero.

La stessa cosa ci era successa per le stesse 2 varianti già una volta in passato, situazione risolta nel giro di pochi minuti dall'invio della contestazione, quindi anche questa volta ci saremmo aspettati rapida risoluzione, soprattutto visto che abbiamo citato nella contestazione anche il numero di caso precedentemente risolto positivamente.

Le solite risposte da copia/incolla da parte di operatori del supporto (?) di chiara origine pakistana/indiana/rumene ecc. palesano che non c'è la ben che minima professionalità in chi dovrebbe assisterci.

Non c'è nessuna vena polemica o razzista in questa affermazione, ma mette in evidenza come personale poco qualificato e magari sottopagato non si prende la briga di leggere per davvero la nostra contestazione o non ne capisce il testo.

@Minerva_Amazonc'è la possibilità in qualche modo di interagire con persone che quanto meno leggano le notifiche ministeriali capendole???

Il caso n. 9842519902 è stato risolto positivamente, mentre il caso n. 9842519912 (stesso prodotto, confezione con meno compresse) continua a ricevere le solite risposte preconfezionate...

Grazie, spero in un aito efficiente