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Seller_6DvmRy5AirFaG

Apertura partita IVA FR e DE

Buongiorno,
avremmo necessità di aprire una partita IVA FR e DE per la vendita tramite Amazon.

Quale operatore consigliate?Qualcuno l’ha già fatto con successo e sà indicare qual’è l’esatta procedura da seguire per dichiarazione dei redditi ecc?

Cordiali saluti
Andrea

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Buongiorno,
avremmo necessità di aprire una partita IVA FR e DE per la vendita tramite Amazon.

Quale operatore consigliate?Qualcuno l’ha già fatto con successo e sà indicare qual’è l’esatta procedura da seguire per dichiarazione dei redditi ecc?

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Seller_degK91TkQ7glf
In risposta al post di: Seller_6DvmRy5AirFaG

Buongiorno
Sono nella stessa condizione. Ho cominciato la procedura di apertura partita Iva che mette a disposizione Amazon. Ma per quanto riguarda dichiarazione dei redditi e tasse in generale brancolo nel buio. Il mio commercialista è quasi svenuto quando ha saputo le mie intenzioni.

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Seller_y37EyCQVm0qZh
In risposta al post di: Seller_6DvmRy5AirFaG

Stavolta devo complimentarmi con Sedalbar ( verso il quale sono stato sempre critica). Dice parole sacrosante. Non fate come noi che abbiamo aperto p. Iva in tutti paesi e poi ci è arrivata una montagna di Iva da pagare in ARRETRATO e multe che non vi dico nemmeno per quanto per le dichiarazioni arretrate non effettuste. OVVIAMENTE AMAZON SI GUARDA BENE DI INFORMARE I VENDITORI DELLE “sorprese” che si troveranno a distanza di mesi dalle varie agenzie delle entrate dei vari paesi.

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Seller_7Rc8cWxgm0FxE
In risposta al post di: Seller_6DvmRy5AirFaG

Buongiorno,
prima di tutto farei un chiarimento… Una cosa è una partita iva e un’altra cosa è un’identificazione fiscale in un Paese. Nel primo punto stiamo parlando a tutti gli effetti una stabile organizzazione aziendale, mentre l’identificazione fiscale, serve solo ed esclusivamente per il versamento iva di competenza del Paese, quindi dove sono state effettivamente generate le vendite. La soglia per l’obbligatorietà del versamento iva differisce da Paese a Paese.
Non è Amazon tenuto a far rispettare le leggi fiscali nazionali, ma è il venditore " proprietario della propria azienda " a dover informarsi e ad attenersi a queste.
L’aspetto fiscale è solo uno dei punti da prendere in considerazione quando un’azienda stabilisce di iniziare la propria attività di vendita in mercati al di fuori del proprio. Un altro aspetto molto importante è sicuramente il versamento dei contributi Raee che è regolamentato a livello nazionale. Poi c’è il contributo Conai per gli imballaggi etc. etc. ma questo sono altri argomenti… Saluti

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Seller_y37EyCQVm0qZh
In risposta al post di: Seller_6DvmRy5AirFaG

Lo sconsiglio vivamente. Diventa un esaurimento seguire 5/7 contabilità differenti, di cui tre anche in valute diverse (zloty polacco, corona Ceca e sterline inglesi). Ovviamente ciò presuppone l apertura di un corrente in valuta ( dai costi esagerati). Poi fatture per estero, ciascuna con propria numerazione, propria contabilità, propria Iva. Se vendi in Francia in fattura devi applicare un aliquota (20) e in ogni altro paese la propria aliquota.

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Seller_YEwRmRuLDfORE
In risposta al post di: Seller_6DvmRy5AirFaG

Anche io sto vendendo in Francia e Germania …spedisco dal mio negozio in Italia …e sono vendite molto basse tipo 2 - 3 al mese , cosa dovrei fare ??

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Seller_6DvmRy5AirFaG
In risposta al post di: Seller_6DvmRy5AirFaG

Abbiamo contattato Tecnovat e sono stati molto disponibili.
Me secondo voi è possibile che Amazon.de ci domandi solamente il certificato fiscale tedesco e non richieda che ci registriamo ai fini IVA?

Non raggiungiamo la soglia, ma purtroppo l’hanno scorso un pò di merce è stata stockata in automatico in germania.

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Quale operatore consigliate?Qualcuno l’ha già fatto con successo e sà indicare qual’è l’esatta procedura da seguire per dichiarazione dei redditi ecc?

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avremmo necessità di aprire una partita IVA FR e DE per la vendita tramite Amazon.

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Stavolta devo complimentarmi con Sedalbar ( verso il quale sono stato sempre critica). Dice parole sacrosante. Non fate come noi che abbiamo aperto p. Iva in tutti paesi e poi ci è arrivata una montagna di Iva da pagare in ARRETRATO e multe che non vi dico nemmeno per quanto per le dichiarazioni arretrate non effettuste. OVVIAMENTE AMAZON SI GUARDA BENE DI INFORMARE I VENDITORI DELLE “sorprese” che si troveranno a distanza di mesi dalle varie agenzie delle entrate dei vari paesi.

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prima di tutto farei un chiarimento… Una cosa è una partita iva e un’altra cosa è un’identificazione fiscale in un Paese. Nel primo punto stiamo parlando a tutti gli effetti una stabile organizzazione aziendale, mentre l’identificazione fiscale, serve solo ed esclusivamente per il versamento iva di competenza del Paese, quindi dove sono state effettivamente generate le vendite. La soglia per l’obbligatorietà del versamento iva differisce da Paese a Paese.
Non è Amazon tenuto a far rispettare le leggi fiscali nazionali, ma è il venditore " proprietario della propria azienda " a dover informarsi e ad attenersi a queste.
L’aspetto fiscale è solo uno dei punti da prendere in considerazione quando un’azienda stabilisce di iniziare la propria attività di vendita in mercati al di fuori del proprio. Un altro aspetto molto importante è sicuramente il versamento dei contributi Raee che è regolamentato a livello nazionale. Poi c’è il contributo Conai per gli imballaggi etc. etc. ma questo sono altri argomenti… Saluti

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Lo sconsiglio vivamente. Diventa un esaurimento seguire 5/7 contabilità differenti, di cui tre anche in valute diverse (zloty polacco, corona Ceca e sterline inglesi). Ovviamente ciò presuppone l apertura di un corrente in valuta ( dai costi esagerati). Poi fatture per estero, ciascuna con propria numerazione, propria contabilità, propria Iva. Se vendi in Francia in fattura devi applicare un aliquota (20) e in ogni altro paese la propria aliquota.

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Abbiamo contattato Tecnovat e sono stati molto disponibili.
Me secondo voi è possibile che Amazon.de ci domandi solamente il certificato fiscale tedesco e non richieda che ci registriamo ai fini IVA?

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Non è Amazon tenuto a far rispettare le leggi fiscali nazionali, ma è il venditore " proprietario della propria azienda " a dover informarsi e ad attenersi a queste.
L’aspetto fiscale è solo uno dei punti da prendere in considerazione quando un’azienda stabilisce di iniziare la propria attività di vendita in mercati al di fuori del proprio. Un altro aspetto molto importante è sicuramente il versamento dei contributi Raee che è regolamentato a livello nazionale. Poi c’è il contributo Conai per gli imballaggi etc. etc. ma questo sono altri argomenti… Saluti

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Non è Amazon tenuto a far rispettare le leggi fiscali nazionali, ma è il venditore " proprietario della propria azienda " a dover informarsi e ad attenersi a queste.
L’aspetto fiscale è solo uno dei punti da prendere in considerazione quando un’azienda stabilisce di iniziare la propria attività di vendita in mercati al di fuori del proprio. Un altro aspetto molto importante è sicuramente il versamento dei contributi Raee che è regolamentato a livello nazionale. Poi c’è il contributo Conai per gli imballaggi etc. etc. ma questo sono altri argomenti… Saluti

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Anche io sto vendendo in Francia e Germania …spedisco dal mio negozio in Italia …e sono vendite molto basse tipo 2 - 3 al mese , cosa dovrei fare ??

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Anche io sto vendendo in Francia e Germania …spedisco dal mio negozio in Italia …e sono vendite molto basse tipo 2 - 3 al mese , cosa dovrei fare ??

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