Vendere su Amazon in Italia: Tendenze di consumo e opportunità da cogliere 🛍️
Buongiorno a tutti!
E' uscito da poco il rapporto sui 15 anni di Amazon.it e poichè racchiude degli spunti interessanti abbiamo deciso di condividerlo qui sul forum.
Negli ultimi 15 anni, abbiamo visto dei cambiamenti nelle abitudini di consumo degli italiani sulla piattaforma. 🛒 Agli inizi, i prodotti più gettonati erano soprattutto elettronica ed elettrodomestici. Ma col passare del tempo, la domanda si è spostata verso categorie come moda, bellezza e prodotti per la casa. 💄🏠
Un altro trend interessante è l'aumento del segmento di prodotti di nicchia e artigianali. Gli italiani sembrano apprezzare sempre di più l'unicità e l'autenticità dei prodotti. 🛒💎
Infine, non sorprende che la pandemia abbia avuto un impatto significativo sulle vendite online. Durante i lockdown, abbiamo assistito a un vero e proprio boom dell'e-commerce, con una forte crescita soprattutto nei settori della salute, del benessere e dell'intrattenimento domestico. 💻🏡
Questi sono solo alcuni degli insights emersi dal report.
Vi invito a dare un'occhiata per farvi un'idea più approfondita sulle tendenze di mercato in caso possa essere utile per la vostra attività.
Se volete condividere la vostra esperienza con noi e gli altri venditori vi leggiamo nei commenti 👀
Buona giornata!
Vendere su Amazon in Italia: Tendenze di consumo e opportunità da cogliere 🛍️
Buongiorno a tutti!
E' uscito da poco il rapporto sui 15 anni di Amazon.it e poichè racchiude degli spunti interessanti abbiamo deciso di condividerlo qui sul forum.
Negli ultimi 15 anni, abbiamo visto dei cambiamenti nelle abitudini di consumo degli italiani sulla piattaforma. 🛒 Agli inizi, i prodotti più gettonati erano soprattutto elettronica ed elettrodomestici. Ma col passare del tempo, la domanda si è spostata verso categorie come moda, bellezza e prodotti per la casa. 💄🏠
Un altro trend interessante è l'aumento del segmento di prodotti di nicchia e artigianali. Gli italiani sembrano apprezzare sempre di più l'unicità e l'autenticità dei prodotti. 🛒💎
Infine, non sorprende che la pandemia abbia avuto un impatto significativo sulle vendite online. Durante i lockdown, abbiamo assistito a un vero e proprio boom dell'e-commerce, con una forte crescita soprattutto nei settori della salute, del benessere e dell'intrattenimento domestico. 💻🏡
Questi sono solo alcuni degli insights emersi dal report.
Vi invito a dare un'occhiata per farvi un'idea più approfondita sulle tendenze di mercato in caso possa essere utile per la vostra attività.
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Buona giornata!
2 risposte
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Cara @Morgana_Amazon, mi occupo di e-commerce da circa 25 anni ed, effettivamente, oggigiorno si vendono prodotti su internet che all'epoca erano impensabili (poi magari successivamente, se vi fa piacere, vi racconto una storiella di fine anni 90...). Quindi, modestia a parte, ho un "range di veduta" superiore ai 15 di Amazon ITALIA...
Però, oltre le categorie merceologiche, biosgnerebbe soffermarsi anche sugli acquirenti e, purtroppo, quando un qualcosa diventa di massa, il QI di chi ne usufruisce scende notevolmente. Alcune differenze? Le elenco molto volentieri:
- Negli anni 0 difficilmente un cliente sbagliava l'indirizzo. Oggi, invece, c'è gente che non mette il cognome, non mette il civico, inverte la città con la provincia, non mette il telefono, senza parlare di mancati interni in grandi condomini o codici di accesso di porte e/o citofoni e queste sono problematiche con le quali dobbiamo combattare tutti i giorni!
- Negli anni 0 il cliente sapeva che bisognava fornire un indirizzo sempre presidiato. Oggi, invece, la gente pretende che i corrieri siano a loro completa disposizione, ho avuto casi (per fortuna pochi) di chi ha chiesto la consegna dopo le ore 20:00! Ma, lasciando stare questi casi estremi, comunque spesso capitano persone che pretendono fasce orarie molto strette. Sia ben chiaro, non è che negli anni 0 le giacenze non si facevano. Si facevano eccome, però quando si avvisava il cliente, si tenveva la cazziata e zitto e muto il giorno dopo si faceva trovare in casa oppure si andava a prendere il pacco in fermo deposito presso la sede del corriere (a volte anche a 40/50Km di distanza).
- Negli anni 0 il cliente non chiedeva di lasciare il pacco in giardino, fuori la porta in mezzo alla strada o di consegnarlo al cane. Oggi, invece, capitano sempre più frequentemente queste richieste e non comprendono che il fattorini non conoscono il valore della merce e non si prendono la responsabilità di lasciare un pacco incustodito. Perché poi dopo, le varie piattaforme oltre a togliere i soldi a noi, anche loro passano un "brutto quarto d'ora" con il loro superiore! Forse c'è stato un periodo post-covid dove queste pratiche erano più diffuse, ma sempre a causa di qualche furbo, come si dice dalle mie parti, ora ci va di mezzo il giusto per il peccatore...
- Negli anni 0 il cliente non chiedeva di essere telefonato prima della consegna, anche perché all'epoca le telefonate dai cellulari si pagavano, quantomeno lo scatto alla risposta! Oggi, invece, capita sempre più frequentemente che la gente pretende di essere chiamata prima della consegna e non capiscono che se qualche fattorino lo fa, è una cortesia che vuole fare lui e né noi, né tantomeno il cliente possiamo pretendere. Anche perché, per essere competitivi coi prezzi, non possiamo assolutamente attivare il servizio di preavviso telefonico, che ha un costo a parte e che non è compreso nel budget di spedizione.
- Rispetto agli anno 0, oggi abbiamo la comodità dei Parcel Shop, ma la gente sembra ancora restia ad utilizzarli. Quando glieli proponiamo sembrano degli ebeti che non sanno cosa rispondere. Ma, caspiterina, se tu non sei presente tutto il giorno in casa, cosa c'è di più comodo nel passare in un negozio a poche centinaia di metri a ritirare il pacco mentre, appunto, rientri a casa?
Mi fermo qui, ma ce ne sarebbero ancora di cose da elencare. Tengo a precisare che i suddetti problemi non sono relativi ai soli "Clienti Amazon", che comunque ha contribuito a viziare, assecondandoli su tutto. Ma, oramai, sono problemi riscontrati su tutti i canali di vendita. Quindi, se proprio vogliamo fare qualcosa per migliorare l'esperienza di acquisto on-line, credo che non bisogna tanto soffermarsi sui prodotti, che comunque vanno e vengono in base anche alle mode, ma bisognerebbe educare di più gli acquirenti su come agevolare il lavoro dei fattorini e, di conseguenza, ricevere l'amato ordine con meno intoppi!