Dal 15 settembre Amazon gestirà anche i resi in automatico, se questi rispecchiano le politiche interne all'azienda
Ciao, Amazon ha inviato ai venditori la seguente mail:
“siamo lieti di annunciare che dal 15 settembre 2021 provvederemo ad automatizzare, per tutti i venditori, le richieste di reso degli ordini gestiti dal venditore. A partire da tale data, le richieste di reso degli acquirenti che rientrano nell’ambito di applicazione delle politiche di reso di Amazon verranno autorizzate immediatamente.”
Capita spesso che un cliente effettui un ordine di un prodotto sbagliando articolo e che richiede il reso e di essere rimborsato a sua volta indicando che il prodotto è “Incompatibile o inadeguato” o “Prestazioni o qualità non adeguate” invece di scrivere “Ordine effettuato per errore”, il perché è evidente ai venditori.
Come giudicherà Amazon questo tipo di richieste?
Quando un cliente acquista per errore un prodotto, e l’errore risulta più che evidente, noi non accettiamo il reso e invitiamo il cliente a cambiare motivazione. Spesso è capitato che il cliente, per ragioni che i venditori conoscono bene, avvi la procedura reclami dalla A alla Z mettendo l’azienda nelle condizioni di dover procedere comunque al reso quantomeno per rientrare della merce.
Lo vedremo dal 15 settembre come cambieranno le cose ma nel frattempo ci piacerebbe avere un feedback da parte dei venditori riguardo questa nuova indicazione della piattaforma.
Un saluto, ciao.
PC
Dal 15 settembre Amazon gestirà anche i resi in automatico, se questi rispecchiano le politiche interne all'azienda
Ciao, Amazon ha inviato ai venditori la seguente mail:
“siamo lieti di annunciare che dal 15 settembre 2021 provvederemo ad automatizzare, per tutti i venditori, le richieste di reso degli ordini gestiti dal venditore. A partire da tale data, le richieste di reso degli acquirenti che rientrano nell’ambito di applicazione delle politiche di reso di Amazon verranno autorizzate immediatamente.”
Capita spesso che un cliente effettui un ordine di un prodotto sbagliando articolo e che richiede il reso e di essere rimborsato a sua volta indicando che il prodotto è “Incompatibile o inadeguato” o “Prestazioni o qualità non adeguate” invece di scrivere “Ordine effettuato per errore”, il perché è evidente ai venditori.
Come giudicherà Amazon questo tipo di richieste?
Quando un cliente acquista per errore un prodotto, e l’errore risulta più che evidente, noi non accettiamo il reso e invitiamo il cliente a cambiare motivazione. Spesso è capitato che il cliente, per ragioni che i venditori conoscono bene, avvi la procedura reclami dalla A alla Z mettendo l’azienda nelle condizioni di dover procedere comunque al reso quantomeno per rientrare della merce.
Lo vedremo dal 15 settembre come cambieranno le cose ma nel frattempo ci piacerebbe avere un feedback da parte dei venditori riguardo questa nuova indicazione della piattaforma.
Un saluto, ciao.
PC
35 risposte
Seller_zmyE2BAgdHeuD
Questa modifica nasce esattamente per evitare la situazione che hai descritto.
Cliente che chiede il reso con una motivazione che prevede l’autorizzazione e venditore che invece di autorizzare temporeggia, portando spesso a delle az che fanno perdere tempo ad amazon e danneggiano il profilo del venditore.
In questo modo intanto il reso è autorizzato, come da regolamento.
Poi chi dovrà pagare le spese di spedizione, quanto e se il cliente verrà rimborsato e in generale tutte le possibili comunicazioni, sono tutte cose successive che (almeno al momento) non cambiano.
L’unica cosa che mi dispiace è che l’autorizzazione automatica ci impedirà di contattare il cliente in tempo reale per cercare di risolvere il problema, in quanto magari chiede il reso di notte e al mattino ha già spedito in posta…
Seller_pDhYA13pc6bGY
Non puoi rifiutare il reso qualunque sia il motivo, solo una volta ricevuto indietro il prodotto puoi decidere se e quanto rimborsare.
Seller_awAMk49si21Vt
se vendi online il reso lo devi garantire…è più mpegnativo gestire le truffe in rientro
Seller_yABs8W4lw9WdR
sarà un altro modo per i cliente furbi di approfittare del sistema. Una volta capito come funziona inseriranno delle motivazioni fittizzie in modo da far pagare il reso al venditore. questa cosa come la gestisce amazon ? se un cliente inserisce una motivazione fittizzia perche non devo poter rifiutare il reso oppure dire al cliente che deve spedire a sue spese?
Seller_iLA1y3ww7bZmi
Ma avete idea di quanti clienti chiedono il reso perchè il prodotto non funziona? Mentre, non sanno accenderlo? Perchè non leggono perchè non si documentano etc.
Poi il prodotto per Amazon ha difetti quando non è così. Infatti ad alcune richieste di reso aperte noi spesso rispondiamo: “L’ha acceso?” Risp: “Perchè va acceso?”. Così chiedono di chiedere la richiesta di reso perchè risolto.
Seller_lgvgG3W5Ia4Zq
spero di sbagliarmi
ma sembrano tutte iniziative per dirottare i venditori a vendere in gestione ad Amazon !!!
cosi sparisce il margine e buonanotte !!
speriamo di no
Seller_0oOvbf16xeWZa
Scusate ma esite qualcuno che ha risposto alla truffa con sistema “legale”?
In caso, com’è andata a finire?
Seller_OQYoKPvXKbjlo
mi accodo per avere un chiarimento in merito.
Sappiamo il ragionamento che vige per quanto riguarda i cosmetici, ma tanto sono consapevole che l’opzione autorizza automaticamente il reso si verificherà anche nel mio caso.
Detto ciò io ho sempre inserito la funzione con l’etichetta creata da me con ritiro del corriere presso l’abitazione del cliente.
Pensate che sia il caso di mantenere questa funzione o di inserire etichetta automatica e poi ci pensa lui direttamente ad effettuare l’eventuale spedizione?
Fino ad ora ho autorizzato in base alla richiesta (Tipo ripensamento) e annullato quelle con prodotto usato e via dicendo, ma se succederà che rispediscono il pacco e io dovessi vedere che il prodotto non c’è o è usato come ci si comporta? O è bene contattare preventivamente il cliente spiegando che se il prodotto è usato il rimborso non avverrà?
Seller_mLgqnqeMGcxEJ
Sembrerebbe una semplificazione che però si presta ad un uso smodato del reso.
Seller_h7yKjcCDA7RKr
Buongiorno a tutti voi.
Oggi,17/10 prima grana su questo argomento:
Il mese scorso in data 27/09 ho spedito uno trolley-zaino scolastico.
Questa notte mi è arrivata una richiesta di reso (prontamente convalidata direttamente da Amazon) con motivazione:“La capienza dello zaino non è sufficiente per i libri scolastici.”.
Questa mattina ho provveduto a contattare il cliente per capire esattamente come comportarmi in merito.
Il figlio della cliente ha utilizzato lo zaino,lo stesso che non mi è ancora arrivato,ma,la cliente stessa mi ha confermato aver segni di usura, non avere più le etichette originali e quindi prodotto ora invendibile.
Ho contattato l’assistenza venditori esponendo il caso.
L’assistenza mi ha risposto:
“Comprendo che sta contattando riguardante la richiesta di reso dell’ordine XXX-XXXXXXX-XXXXXXX
Come spiegato Lei potreste emettere un rimborso parziale o non emettere nessun rimborso a seconda delle condizioni del prodotto ricevuto.
Se il prodotto e’ usato, quindi il cliente non ha il diritto di avere un rimborso totale perché il prodotto non e’ nelle stesse condizioni originali.
Il fatto che Amazon autorizza una richiesta di reso in automatico, non significa che il venditore deve emettere un rimborso totale, pero il valore del rimborso dipende dalle condizioni del prodotto ricevuto.”
Sono allibito,noi dobbiamo essere estremamente scrupolosi,da parte nostra non son ammessi errori e Loro avvallano richieste di reso a fronte di cambi idea nonostante il fatto che gli articoli resi non siano più commerciabili.
Ritengo che sarebbe sensato da parte nostra procedere in modo tale che le richieste di reso dovessero essere SEMPRE approvate dal venditore.
Non ho idea di come ci si possa muovere in merito affinché questa nuova metodologia di reso venga prontamente dismessa.
Chiedo gentilmente idee in merito.
GRAZIE