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Seller_QXahzEbFELAxB

Clienti che acquistano senza buon senso e chiedono spese di spedizione reso assurde - RECENSIONI SUI CLIENTI?

Buongiorno, non so se capita solo a noi ma ultimamente stanno aumentando i casi in cui il cliente acquista senza guardare le specifiche prodotto e a quanto detto poi di loro necessità riscontriamo assoluta mancanza di buon senso (manigliette misura 80mm ma cercavo interessante 98mm). In aggiunta pretendono spese di reso assurde e al limite del rimborso possibile nei resi Amazon. Sarebbe il caso di introdurre recensioni sui clienti acquirenti così da poter prima meglio valutare bontà dello stesso o iniziare ad esser maggiormente tutelati da Amazon.

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Clienti che acquistano senza buon senso e chiedono spese di spedizione reso assurde - RECENSIONI SUI CLIENTI?

Buongiorno, non so se capita solo a noi ma ultimamente stanno aumentando i casi in cui il cliente acquista senza guardare le specifiche prodotto e a quanto detto poi di loro necessità riscontriamo assoluta mancanza di buon senso (manigliette misura 80mm ma cercavo interessante 98mm). In aggiunta pretendono spese di reso assurde e al limite del rimborso possibile nei resi Amazon. Sarebbe il caso di introdurre recensioni sui clienti acquirenti così da poter prima meglio valutare bontà dello stesso o iniziare ad esser maggiormente tutelati da Amazon.

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Seller_ejelQoT1NUWAg
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

credo ci siano diversi approcci a questo argomento.
Potrei dirti che hai ragione. E’ assolutamente così. Amazon sta trasformando (ha già trasformato) l’approccio delle persone al commercio elettronico. Moltissimi non si curano particolarmente di ciò che acquistano e neppure leggono le descrizioni.
Poi si aspettano di poter rendere senza sostenere costi, indipendentemente dal reale motivo per cui rendono il prodotto.

C’è però un altro aspetto, che è la naturale conseguenza del precedente. La libertà di rendere i prodotti senza rischi, la leggerezza nel fare gli acquisti, aumenta enormemente la possibilità di vendere.

Si tratta di capire come si evolverà l’approccio degli utenti (è un dato misurabile).
Se, come sembra a volte, Amazon diventerà un luogo di eterno noleggio di prodotti (lo compro, lo uso, lo rendo) non sarà possibile proseguire.
Se invece vincerà la pigrizia e gli affezionati del reso continuo resteranno una piccola, fastidiosissima minoranza, avrà ancora un senso vendere.

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Seller_T93pzRVaqgeaC
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Amazon è un luogo che i venditori devono semplicemente lasciare.
La policy di Amazon è questa perchè le spese se le accollano sostanzialmente i venditori ed Amazon comunque incassa fee. Quando le spese per far giocare i clienti saranno a carico di Amazon, allora le cose cambieranno.

Amazon sta, privatamente, sovvertendo le regole giuste individuate dalle nazioni e dagli Stati, che tutelano si i clienti, ma anche i venditori, con regole eque.
Se gli stati non si muovono rendendo obbligatorio l’uso di regole pubbliche nei mercati privati (come amazon) sarà la fine del commercio elettronico per molti.

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Seller_XXGVXgPv4uVNa
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Per quanto mi riguarda le spese di restituzione le paga il cliente ed applico ulteriore trattenuta di € 8.00 come rimborso per le spese di spedizione sostenute in origine.
Ad oggi nessuna lamentela perchè li ho sempre informati preventivamente.

100 resi l’anno sono 800 euro ed io ci pago uno stipendio ad un part-time.

ovviamente intendo reso per "non più necessario "

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Seller_nKC0IszlnD8qg
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

ma questo è niente, se vendessi barrette o proteine per sportivi vedresti tornarti indietro le barrette mangiate e le proteine svuotate. Una volta hanno preso le proteine e messo un pò di zucchero. Ma noi dobbiamo continuare, Bezos deve mandare il razzo sulla luna, pagare l’ ex moglie, pagare la nuova moglie, noi siamo sacrificabili.

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Seller_RpQdFsA4PMxGO
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Io con l’abbigliamento in questo periodo sto diventando pazzo con i resi, in risposta all’apertura del reso chiedo di inviare indietro il capo acquistato scrivendo che spese e gestione del rientro sono a carico dell’acquirente, ma qualcuno si rivolge all’assistenza di amazon che immancabilmente da ragione all’acquirente e minaccia che se non sarà inviata un’etichetta prepagata verrà aperto reclamo AZ. Ho messo in ferie i market DE, ES, UK, FR perchè è ancora più difficile gestire i resi, ma se non cambia qualcosa chiudo l’account e vado su altro marketplace, mi sono rotto di sottomettermi a queste prepotenze solo per fare arricchire Amazon.

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Seller_q2sI7zaetwkoW
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Qui funziona così, non serve lamentarsi, io ho smesso di aprire casi o contestare la Garanzia a/z.
Io credo che ci voglia un buon gestionale e quantificare la percentuale di tutte queste situazioni, poi vanno ricaricate sugli articoli, anno per anno vanno riviste e tenute sotto controllo.
Forse si perde competitività rispetto a quei venditori che questi conti non li fanno, ma prima o poi gli e lo dirà il commercialista che stanno lavorando gratis.
Sono arrivato al punto che non me la prendo più do sempre ragione al cliente e mi segno nel campo Note dell’anagrafica Cliente del mio gestionale il motivo del Reso/Rimborso/feedback Negativo, poi mi siedo e attendo che il cadavere passi lungo il fiume e quando ritorna adotto la stessa strategia Amazon Rinunciando/Annullando l’ordine del cliente (Una volta ogni tanto si può fare) con questo messaggio

Salve
siamo spiacenti ma la sua percentuale degli Articoli Resi e/o degli Ordini Difettosi supera i nostri standard.
Pertanto siamo costretti nostro malgrado ad annullare l’ordine e fare il relativo rimborso.
Saluti
Hangar Store

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Seller_ULUj6Y1iknV0T
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Buongiorno,
io ho sempre evitato Amazon come la peste perchè ne intravedo la pericolosità da un punto di vista economica e sociale.
Causa covid mi sono forzato a pubblicare alcuni annunci e debbo dire che per ora la percentuale di resi rispetto agli oggetti venduti è davvero molto bassa (1-2%) anche a distanza di circa 2 mesi dalle prime vendite.
Anche io ho cercato di mettere fin dall’inizio dei paletti precisi sia per quanto riguarda il diritto di recesso che per quanto riguarda il diritto di reso. Da quel che leggo non so se sono stato fortunato o bravo nel gestire questo aspetto e temo anche di fare poca statistica visto il periodo molto delicato.
Detto ciò in questi due mesi ho notato mille distorsioni del sistema che di certo non mi hanno fatto innamorare di questa piattaforma e mi hanno convinto a rimanere ben concentrato sul mio piccolo ma proficuo e-commerce aziendale.

10
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Seller_exz5ic1Ldg6eI
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Ho appena mandato ad AMAZON un e.mail proprio su un caso simile, basta sempre subire da gente che non sa cosa vuole ed è arrogante e maleducata, non possiamo lavorare cosi, amazon deve tutelarci meglio. Spero che queste parole vangano lette da chi di dovere e cercare di aiutarci, loro possono leggere le chat e verificare il tutto, mi auguro che qualcosa cambi.
Clienti che pretendono senza motivo il ritiro e rimborso immediato, clienti che comprano il prodotto toglie quello che le serve e dicono arrivato mancante pezzo, clienti che rompono il prodotto e dice arrivato rotto, o ammaccato, basta non è possibile ci vuole feedback anche su cliente sleale.

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Seller_90J3c65EZ86b9
In risposta al post di: Seller_QXahzEbFELAxB

Ho clienti che acquistano una maglietta 2 anni, poi mi scrivono che loro volevano al 16 anni…:expressionless:

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Seller_QXahzEbFELAxB

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Buongiorno, non so se capita solo a noi ma ultimamente stanno aumentando i casi in cui il cliente acquista senza guardare le specifiche prodotto e a quanto detto poi di loro necessità riscontriamo assoluta mancanza di buon senso (manigliette misura 80mm ma cercavo interessante 98mm). In aggiunta pretendono spese di reso assurde e al limite del rimborso possibile nei resi Amazon. Sarebbe il caso di introdurre recensioni sui clienti acquirenti così da poter prima meglio valutare bontà dello stesso o iniziare ad esser maggiormente tutelati da Amazon.

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di Seller_QXahzEbFELAxB

Buongiorno, non so se capita solo a noi ma ultimamente stanno aumentando i casi in cui il cliente acquista senza guardare le specifiche prodotto e a quanto detto poi di loro necessità riscontriamo assoluta mancanza di buon senso (manigliette misura 80mm ma cercavo interessante 98mm). In aggiunta pretendono spese di reso assurde e al limite del rimborso possibile nei resi Amazon. Sarebbe il caso di introdurre recensioni sui clienti acquirenti così da poter prima meglio valutare bontà dello stesso o iniziare ad esser maggiormente tutelati da Amazon.

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credo ci siano diversi approcci a questo argomento.
Potrei dirti che hai ragione. E’ assolutamente così. Amazon sta trasformando (ha già trasformato) l’approccio delle persone al commercio elettronico. Moltissimi non si curano particolarmente di ciò che acquistano e neppure leggono le descrizioni.
Poi si aspettano di poter rendere senza sostenere costi, indipendentemente dal reale motivo per cui rendono il prodotto.

C’è però un altro aspetto, che è la naturale conseguenza del precedente. La libertà di rendere i prodotti senza rischi, la leggerezza nel fare gli acquisti, aumenta enormemente la possibilità di vendere.

Si tratta di capire come si evolverà l’approccio degli utenti (è un dato misurabile).
Se, come sembra a volte, Amazon diventerà un luogo di eterno noleggio di prodotti (lo compro, lo uso, lo rendo) non sarà possibile proseguire.
Se invece vincerà la pigrizia e gli affezionati del reso continuo resteranno una piccola, fastidiosissima minoranza, avrà ancora un senso vendere.

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Amazon è un luogo che i venditori devono semplicemente lasciare.
La policy di Amazon è questa perchè le spese se le accollano sostanzialmente i venditori ed Amazon comunque incassa fee. Quando le spese per far giocare i clienti saranno a carico di Amazon, allora le cose cambieranno.

Amazon sta, privatamente, sovvertendo le regole giuste individuate dalle nazioni e dagli Stati, che tutelano si i clienti, ma anche i venditori, con regole eque.
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Per quanto mi riguarda le spese di restituzione le paga il cliente ed applico ulteriore trattenuta di € 8.00 come rimborso per le spese di spedizione sostenute in origine.
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ma questo è niente, se vendessi barrette o proteine per sportivi vedresti tornarti indietro le barrette mangiate e le proteine svuotate. Una volta hanno preso le proteine e messo un pò di zucchero. Ma noi dobbiamo continuare, Bezos deve mandare il razzo sulla luna, pagare l’ ex moglie, pagare la nuova moglie, noi siamo sacrificabili.

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Io con l’abbigliamento in questo periodo sto diventando pazzo con i resi, in risposta all’apertura del reso chiedo di inviare indietro il capo acquistato scrivendo che spese e gestione del rientro sono a carico dell’acquirente, ma qualcuno si rivolge all’assistenza di amazon che immancabilmente da ragione all’acquirente e minaccia che se non sarà inviata un’etichetta prepagata verrà aperto reclamo AZ. Ho messo in ferie i market DE, ES, UK, FR perchè è ancora più difficile gestire i resi, ma se non cambia qualcosa chiudo l’account e vado su altro marketplace, mi sono rotto di sottomettermi a queste prepotenze solo per fare arricchire Amazon.

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Qui funziona così, non serve lamentarsi, io ho smesso di aprire casi o contestare la Garanzia a/z.
Io credo che ci voglia un buon gestionale e quantificare la percentuale di tutte queste situazioni, poi vanno ricaricate sugli articoli, anno per anno vanno riviste e tenute sotto controllo.
Forse si perde competitività rispetto a quei venditori che questi conti non li fanno, ma prima o poi gli e lo dirà il commercialista che stanno lavorando gratis.
Sono arrivato al punto che non me la prendo più do sempre ragione al cliente e mi segno nel campo Note dell’anagrafica Cliente del mio gestionale il motivo del Reso/Rimborso/feedback Negativo, poi mi siedo e attendo che il cadavere passi lungo il fiume e quando ritorna adotto la stessa strategia Amazon Rinunciando/Annullando l’ordine del cliente (Una volta ogni tanto si può fare) con questo messaggio

Salve
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Buongiorno,
io ho sempre evitato Amazon come la peste perchè ne intravedo la pericolosità da un punto di vista economica e sociale.
Causa covid mi sono forzato a pubblicare alcuni annunci e debbo dire che per ora la percentuale di resi rispetto agli oggetti venduti è davvero molto bassa (1-2%) anche a distanza di circa 2 mesi dalle prime vendite.
Anche io ho cercato di mettere fin dall’inizio dei paletti precisi sia per quanto riguarda il diritto di recesso che per quanto riguarda il diritto di reso. Da quel che leggo non so se sono stato fortunato o bravo nel gestire questo aspetto e temo anche di fare poca statistica visto il periodo molto delicato.
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Ho appena mandato ad AMAZON un e.mail proprio su un caso simile, basta sempre subire da gente che non sa cosa vuole ed è arrogante e maleducata, non possiamo lavorare cosi, amazon deve tutelarci meglio. Spero che queste parole vangano lette da chi di dovere e cercare di aiutarci, loro possono leggere le chat e verificare il tutto, mi auguro che qualcosa cambi.
Clienti che pretendono senza motivo il ritiro e rimborso immediato, clienti che comprano il prodotto toglie quello che le serve e dicono arrivato mancante pezzo, clienti che rompono il prodotto e dice arrivato rotto, o ammaccato, basta non è possibile ci vuole feedback anche su cliente sleale.

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Ho clienti che acquistano una maglietta 2 anni, poi mi scrivono che loro volevano al 16 anni…:expressionless:

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credo ci siano diversi approcci a questo argomento.
Potrei dirti che hai ragione. E’ assolutamente così. Amazon sta trasformando (ha già trasformato) l’approccio delle persone al commercio elettronico. Moltissimi non si curano particolarmente di ciò che acquistano e neppure leggono le descrizioni.
Poi si aspettano di poter rendere senza sostenere costi, indipendentemente dal reale motivo per cui rendono il prodotto.

C’è però un altro aspetto, che è la naturale conseguenza del precedente. La libertà di rendere i prodotti senza rischi, la leggerezza nel fare gli acquisti, aumenta enormemente la possibilità di vendere.

Si tratta di capire come si evolverà l’approccio degli utenti (è un dato misurabile).
Se, come sembra a volte, Amazon diventerà un luogo di eterno noleggio di prodotti (lo compro, lo uso, lo rendo) non sarà possibile proseguire.
Se invece vincerà la pigrizia e gli affezionati del reso continuo resteranno una piccola, fastidiosissima minoranza, avrà ancora un senso vendere.

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credo ci siano diversi approcci a questo argomento.
Potrei dirti che hai ragione. E’ assolutamente così. Amazon sta trasformando (ha già trasformato) l’approccio delle persone al commercio elettronico. Moltissimi non si curano particolarmente di ciò che acquistano e neppure leggono le descrizioni.
Poi si aspettano di poter rendere senza sostenere costi, indipendentemente dal reale motivo per cui rendono il prodotto.

C’è però un altro aspetto, che è la naturale conseguenza del precedente. La libertà di rendere i prodotti senza rischi, la leggerezza nel fare gli acquisti, aumenta enormemente la possibilità di vendere.

Si tratta di capire come si evolverà l’approccio degli utenti (è un dato misurabile).
Se, come sembra a volte, Amazon diventerà un luogo di eterno noleggio di prodotti (lo compro, lo uso, lo rendo) non sarà possibile proseguire.
Se invece vincerà la pigrizia e gli affezionati del reso continuo resteranno una piccola, fastidiosissima minoranza, avrà ancora un senso vendere.

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La policy di Amazon è questa perchè le spese se le accollano sostanzialmente i venditori ed Amazon comunque incassa fee. Quando le spese per far giocare i clienti saranno a carico di Amazon, allora le cose cambieranno.

Amazon sta, privatamente, sovvertendo le regole giuste individuate dalle nazioni e dagli Stati, che tutelano si i clienti, ma anche i venditori, con regole eque.
Se gli stati non si muovono rendendo obbligatorio l’uso di regole pubbliche nei mercati privati (come amazon) sarà la fine del commercio elettronico per molti.

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Amazon è un luogo che i venditori devono semplicemente lasciare.
La policy di Amazon è questa perchè le spese se le accollano sostanzialmente i venditori ed Amazon comunque incassa fee. Quando le spese per far giocare i clienti saranno a carico di Amazon, allora le cose cambieranno.

Amazon sta, privatamente, sovvertendo le regole giuste individuate dalle nazioni e dagli Stati, che tutelano si i clienti, ma anche i venditori, con regole eque.
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Per quanto mi riguarda le spese di restituzione le paga il cliente ed applico ulteriore trattenuta di € 8.00 come rimborso per le spese di spedizione sostenute in origine.
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Ad oggi nessuna lamentela perchè li ho sempre informati preventivamente.

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ma questo è niente, se vendessi barrette o proteine per sportivi vedresti tornarti indietro le barrette mangiate e le proteine svuotate. Una volta hanno preso le proteine e messo un pò di zucchero. Ma noi dobbiamo continuare, Bezos deve mandare il razzo sulla luna, pagare l’ ex moglie, pagare la nuova moglie, noi siamo sacrificabili.

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ma questo è niente, se vendessi barrette o proteine per sportivi vedresti tornarti indietro le barrette mangiate e le proteine svuotate. Una volta hanno preso le proteine e messo un pò di zucchero. Ma noi dobbiamo continuare, Bezos deve mandare il razzo sulla luna, pagare l’ ex moglie, pagare la nuova moglie, noi siamo sacrificabili.

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Io con l’abbigliamento in questo periodo sto diventando pazzo con i resi, in risposta all’apertura del reso chiedo di inviare indietro il capo acquistato scrivendo che spese e gestione del rientro sono a carico dell’acquirente, ma qualcuno si rivolge all’assistenza di amazon che immancabilmente da ragione all’acquirente e minaccia che se non sarà inviata un’etichetta prepagata verrà aperto reclamo AZ. Ho messo in ferie i market DE, ES, UK, FR perchè è ancora più difficile gestire i resi, ma se non cambia qualcosa chiudo l’account e vado su altro marketplace, mi sono rotto di sottomettermi a queste prepotenze solo per fare arricchire Amazon.

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Io con l’abbigliamento in questo periodo sto diventando pazzo con i resi, in risposta all’apertura del reso chiedo di inviare indietro il capo acquistato scrivendo che spese e gestione del rientro sono a carico dell’acquirente, ma qualcuno si rivolge all’assistenza di amazon che immancabilmente da ragione all’acquirente e minaccia che se non sarà inviata un’etichetta prepagata verrà aperto reclamo AZ. Ho messo in ferie i market DE, ES, UK, FR perchè è ancora più difficile gestire i resi, ma se non cambia qualcosa chiudo l’account e vado su altro marketplace, mi sono rotto di sottomettermi a queste prepotenze solo per fare arricchire Amazon.

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Qui funziona così, non serve lamentarsi, io ho smesso di aprire casi o contestare la Garanzia a/z.
Io credo che ci voglia un buon gestionale e quantificare la percentuale di tutte queste situazioni, poi vanno ricaricate sugli articoli, anno per anno vanno riviste e tenute sotto controllo.
Forse si perde competitività rispetto a quei venditori che questi conti non li fanno, ma prima o poi gli e lo dirà il commercialista che stanno lavorando gratis.
Sono arrivato al punto che non me la prendo più do sempre ragione al cliente e mi segno nel campo Note dell’anagrafica Cliente del mio gestionale il motivo del Reso/Rimborso/feedback Negativo, poi mi siedo e attendo che il cadavere passi lungo il fiume e quando ritorna adotto la stessa strategia Amazon Rinunciando/Annullando l’ordine del cliente (Una volta ogni tanto si può fare) con questo messaggio

Salve
siamo spiacenti ma la sua percentuale degli Articoli Resi e/o degli Ordini Difettosi supera i nostri standard.
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Forse si perde competitività rispetto a quei venditori che questi conti non li fanno, ma prima o poi gli e lo dirà il commercialista che stanno lavorando gratis.
Sono arrivato al punto che non me la prendo più do sempre ragione al cliente e mi segno nel campo Note dell’anagrafica Cliente del mio gestionale il motivo del Reso/Rimborso/feedback Negativo, poi mi siedo e attendo che il cadavere passi lungo il fiume e quando ritorna adotto la stessa strategia Amazon Rinunciando/Annullando l’ordine del cliente (Una volta ogni tanto si può fare) con questo messaggio

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siamo spiacenti ma la sua percentuale degli Articoli Resi e/o degli Ordini Difettosi supera i nostri standard.
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Causa covid mi sono forzato a pubblicare alcuni annunci e debbo dire che per ora la percentuale di resi rispetto agli oggetti venduti è davvero molto bassa (1-2%) anche a distanza di circa 2 mesi dalle prime vendite.
Anche io ho cercato di mettere fin dall’inizio dei paletti precisi sia per quanto riguarda il diritto di recesso che per quanto riguarda il diritto di reso. Da quel che leggo non so se sono stato fortunato o bravo nel gestire questo aspetto e temo anche di fare poca statistica visto il periodo molto delicato.
Detto ciò in questi due mesi ho notato mille distorsioni del sistema che di certo non mi hanno fatto innamorare di questa piattaforma e mi hanno convinto a rimanere ben concentrato sul mio piccolo ma proficuo e-commerce aziendale.

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io ho sempre evitato Amazon come la peste perchè ne intravedo la pericolosità da un punto di vista economica e sociale.
Causa covid mi sono forzato a pubblicare alcuni annunci e debbo dire che per ora la percentuale di resi rispetto agli oggetti venduti è davvero molto bassa (1-2%) anche a distanza di circa 2 mesi dalle prime vendite.
Anche io ho cercato di mettere fin dall’inizio dei paletti precisi sia per quanto riguarda il diritto di recesso che per quanto riguarda il diritto di reso. Da quel che leggo non so se sono stato fortunato o bravo nel gestire questo aspetto e temo anche di fare poca statistica visto il periodo molto delicato.
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Ho appena mandato ad AMAZON un e.mail proprio su un caso simile, basta sempre subire da gente che non sa cosa vuole ed è arrogante e maleducata, non possiamo lavorare cosi, amazon deve tutelarci meglio. Spero che queste parole vangano lette da chi di dovere e cercare di aiutarci, loro possono leggere le chat e verificare il tutto, mi auguro che qualcosa cambi.
Clienti che pretendono senza motivo il ritiro e rimborso immediato, clienti che comprano il prodotto toglie quello che le serve e dicono arrivato mancante pezzo, clienti che rompono il prodotto e dice arrivato rotto, o ammaccato, basta non è possibile ci vuole feedback anche su cliente sleale.

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