Gestione Corretta degli obblighi fiscali se si vende all'estero
Premesso
Vendendo all’estero e vendendo direttamente sul territorio locale estero verso consumatori locali noi abbiamo aperto 6 partite IVA e stiamo gestendo i pagamenti dell’IVA per le transazioni verso consumatori finali con un consulente fiscale suggerito da Amazon
Prima domanda - Il consulente fiscale non effettua compliance per l’italia e questo è un grosso problema perchè sia il fatturato sia la movimentazione merce verso l’estero ha origine in italia. Trovo il servizio assolutamente lacunoso da questo punto di vista ma posso capire che per questo genere di servizi " light " non si offra una consulenza a 360 gradi
Siccome è difficile trovare un consulente in italia , specializzato nella materia e sopratutto specializzato nella operatività amazon vorrei condividere con voi alcune questioni rispetto alle quali non sono riuscito a trovare delle risposte certe
Prima di tutto nel momento in cui si movimenta MERCE direttamente che parte dall’italia verso l’estero ( esempio Francia ) tra la stessa azienda con partita iva Italiana e Francese deve essere emessa una fattura NI ART.41 e Assolvere agli obblighi intrastat . Ma vi pare corretto fare una fattura anche se si tratta di una cessione non a titolo oneroso ? Perchè se io movimento dall’Italia alla francia tra la stessa azienda , il trasferimento di TITOLARITA’ del bene non c’è.
Per quanto riguarda la merce che viene spostata attraverso le logistiche di Amazon col Programma Paneu, come vi regolate voi ? Io vedo come si regola il consulente fiscale che BASA TUTTO sul report Iva AMazon , ma essendo noi fiscalmente residenti in italia , non credete che sarebbe opportuno emettere 1 fattura o 1 autofattura riepilogativa mensile dei movimenti da IT a PL CZ FR DE GB ES ?
E quando la merce viene trasferita da FR a IT è giusto considerare questo come acquisto ai fini iva intra oppure va considerata in maniera diversa ? Stessa questione della movimentazione OFTC , la merce è sempre tua. Come la gestite voi a livello contabile ?
Lo sapete che Amazon NON inserisce nel Report Iva gli ordini di rimozione ? Eppure se noi rimuoviamo merce da Amazon , se la merce rimossa parte da un paese della CE , questa merce in entrata deve essere inserita nell’intra e deve essere rilevato l’acquisto o acquisto intrassimilato comunitario esattamente come se ci fosse un trasferimento di merce tra una logistica della CE verso la logistica Amazon italiana .
E se questa merce viene successivamente rivenduta , una volta rimossa , la fattura da fare a operatore IVA stabilito in Italia è da fare ovviamente imponibile iva 22% ? Lo chiedo perchè ho trovato letture contrastanti.
Ultima domanda ed è la più insidiosa
Se ho un fornitore Italiano che fattura e spedisce la merce alla mia azienda in Francia direttamente verso la logistica di amazon , il fornitore italiano OVVIAMENTE dovrà emettere una fattura non imponibile art.41 utilizzando la partita iva francese
Ma quando la mia azienda si trova a rimuovere merce ad esempio dalla francia che è stata acquisita direttamente da un fornitore italiano terzo in regime di non imponibilità , nel momento in cui volesse rendere la merce che rientra dalla francia , il fornitore dovrà emettere una NC imponibile iva oppure la Nota di credito deve seguire il titolo di non imponibilità originale ?
A rigor di logica andrebbe usato il titolo di non imponibilità originale se la merce rimossa fa riferimento a una fattura Ni Art.41 di merce venduta in francia e rimossa dalla francia MA IL PROBLEMA è che la rimozione / movimentazione NON può avvenire direttamente tra la prima azienda fornitrice e il cessionario , ma avviene tra la stessa azienda con partita iva diverse.
in questo caso una volta rientrata la merce in italia ,aver assolto agli obblighi intrastat , aver rilevato la movimentazione come " acquisto " , al reso di merce TRA un soggetto passivo IVA italia e un soggetto passivo italia deve seguire una Nota di Credito imponibile al 22% pur essendo l’operazione originaria non imponibile ?
Gestione Corretta degli obblighi fiscali se si vende all'estero
Premesso
Vendendo all’estero e vendendo direttamente sul territorio locale estero verso consumatori locali noi abbiamo aperto 6 partite IVA e stiamo gestendo i pagamenti dell’IVA per le transazioni verso consumatori finali con un consulente fiscale suggerito da Amazon
Prima domanda - Il consulente fiscale non effettua compliance per l’italia e questo è un grosso problema perchè sia il fatturato sia la movimentazione merce verso l’estero ha origine in italia. Trovo il servizio assolutamente lacunoso da questo punto di vista ma posso capire che per questo genere di servizi " light " non si offra una consulenza a 360 gradi
Siccome è difficile trovare un consulente in italia , specializzato nella materia e sopratutto specializzato nella operatività amazon vorrei condividere con voi alcune questioni rispetto alle quali non sono riuscito a trovare delle risposte certe
Prima di tutto nel momento in cui si movimenta MERCE direttamente che parte dall’italia verso l’estero ( esempio Francia ) tra la stessa azienda con partita iva Italiana e Francese deve essere emessa una fattura NI ART.41 e Assolvere agli obblighi intrastat . Ma vi pare corretto fare una fattura anche se si tratta di una cessione non a titolo oneroso ? Perchè se io movimento dall’Italia alla francia tra la stessa azienda , il trasferimento di TITOLARITA’ del bene non c’è.
Per quanto riguarda la merce che viene spostata attraverso le logistiche di Amazon col Programma Paneu, come vi regolate voi ? Io vedo come si regola il consulente fiscale che BASA TUTTO sul report Iva AMazon , ma essendo noi fiscalmente residenti in italia , non credete che sarebbe opportuno emettere 1 fattura o 1 autofattura riepilogativa mensile dei movimenti da IT a PL CZ FR DE GB ES ?
E quando la merce viene trasferita da FR a IT è giusto considerare questo come acquisto ai fini iva intra oppure va considerata in maniera diversa ? Stessa questione della movimentazione OFTC , la merce è sempre tua. Come la gestite voi a livello contabile ?
Lo sapete che Amazon NON inserisce nel Report Iva gli ordini di rimozione ? Eppure se noi rimuoviamo merce da Amazon , se la merce rimossa parte da un paese della CE , questa merce in entrata deve essere inserita nell’intra e deve essere rilevato l’acquisto o acquisto intrassimilato comunitario esattamente come se ci fosse un trasferimento di merce tra una logistica della CE verso la logistica Amazon italiana .
E se questa merce viene successivamente rivenduta , una volta rimossa , la fattura da fare a operatore IVA stabilito in Italia è da fare ovviamente imponibile iva 22% ? Lo chiedo perchè ho trovato letture contrastanti.
Ultima domanda ed è la più insidiosa
Se ho un fornitore Italiano che fattura e spedisce la merce alla mia azienda in Francia direttamente verso la logistica di amazon , il fornitore italiano OVVIAMENTE dovrà emettere una fattura non imponibile art.41 utilizzando la partita iva francese
Ma quando la mia azienda si trova a rimuovere merce ad esempio dalla francia che è stata acquisita direttamente da un fornitore italiano terzo in regime di non imponibilità , nel momento in cui volesse rendere la merce che rientra dalla francia , il fornitore dovrà emettere una NC imponibile iva oppure la Nota di credito deve seguire il titolo di non imponibilità originale ?
A rigor di logica andrebbe usato il titolo di non imponibilità originale se la merce rimossa fa riferimento a una fattura Ni Art.41 di merce venduta in francia e rimossa dalla francia MA IL PROBLEMA è che la rimozione / movimentazione NON può avvenire direttamente tra la prima azienda fornitrice e il cessionario , ma avviene tra la stessa azienda con partita iva diverse.
in questo caso una volta rientrata la merce in italia ,aver assolto agli obblighi intrastat , aver rilevato la movimentazione come " acquisto " , al reso di merce TRA un soggetto passivo IVA italia e un soggetto passivo italia deve seguire una Nota di Credito imponibile al 22% pur essendo l’operazione originaria non imponibile ?
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Seller_Blj0Sa7tplEab
Per questo dovresti disporre di un consulente fiscale lato italia,
Certamente, devi emettere anche un ddt
È corretto, in quanto è così che va fatto
Io faccio un ddt e una fattura per ogni movimentazione tra it e gli altri stati membri derivanti dal paneuropeo e poi li inserisco nell’intrastat cessioni
In questo caso se ne occupa l’agente fiscale, che prepara l’intrastat per la Francia
Questo può essere un problema, ma comunque non entrano nell’intrastat lato Italia, almeno se sei sotto la soglia per gli acquisti
È un’altra transazione, vuol dire che la hai inviata nuovamente alla logistica
Non sono in questa situazione e ci dovrei pensare, sul momento non mi viene in mente come gestire fiscalmente queste transazioni
Seller_TQNYorWct2loi
salve a tutti , ho iniziato da poco e mi sono registrata su tutti i mercati , ma sto notando che ci sono molte leggi per poter vendere al’estero…mi è arrivata un e-mail per quanto riguarda Uk di costi aggiuntivi ecc…io vorrei ritoranare solo alla vendita in Italia…coma posso fare? grazie
Seller_tibjB6tPqnh6E
Ad ogni modo per quanto concerne gli spostamenti Amazon FC da estero in Italia, per me sei contabilmente obbligato a fare come suggerisco io
Altrimenti sui conti transitori ti troveresti sempre un #credito# della partita Iva italiana
Esempio mando
1000 euro in fr
1000 euro in de
1000 euro in gb
3000 euro di fatture mi da IT, 3000 euro di acquisti da fr de gb
Conto neutro = 0
De sposta 1 euro in fr fr dichiara 1 euro in acquisto = 0
Se de gb e fr muovono 100 euro verso l’Italia e in Italia non dichiari avrai un delta di 100 euro nei conti transitori
Seller_tibjB6tPqnh6E
una domanda per chi ha optato o ha dovuto optare per la tassazione a destino ( e lo ha fatto in tutti e 5 i marketplace principali )
Azienda italiana che abbia optato per tassazione a destino verso fr es gb de cz pl
Partita Iva FR DE ES GB che abbiano optato per tassazione a destino verso tutti i paesi
La francia , guardando un vat return , in questo regime include tra le acquisizioni anche le transazioni per cui c’è l’opt out dalle controparti estere
per essere più chiari include tra le operazioni imponibili
vendite e prestazioni di servizi
acquisizioni intracomunitarie da partita iva comprese vendite a distanza tassabili in francia
storni note di accredito
in quelle non imponibili
Ventes à distance au profit de particuliers (consommateurs finaux) - ventes B to C cioè le vendite a distanza tassabili in altro stato
Livraisons intra-communautaires - ventes B to B
Ventes de biens ou prestations de services réalisées par un assujetti non établi en France (art 283-1 du CGI) cioè le fatture a soggetti passivi iva che in francia sono in RC
7B Régularisations storni note di credito non imponibili ( ancora non ho capito cosa sono )
e poi espleta le operazioni formali
ma ad esempio la Repubblica Ceca non sembra inserire questa transazione in uno specifico quadro acquisizioni vendite a distanza da tassare in FR - cioè inserisce la transazione e basta tra quelle tassate in CZ
ora della CZ non me ne frega nulla ma dall’italia uno è costretto a dichiarare l’ammontare delle vendite da assolvere in altro stato come non imponibili e quelle trasferite da altro stato e vendute a consumatore italiano come imponibili ovviamente?
ma chi ve lo fa questo lavoro ? a noi l’agente fiscale non lo fa
Seller_vnPJGfPrWpcQB
Ciao, vorrei fare una domanda.
Caso: ambito B2C, azienda italiana che vende e spedisce all’estero (ad es. FR) dall’Italia (cioè la merce parte dall’Italia)
Nel momento che si supera la soglia di vendita in Francia (35000 euro) l’azienda deve aprire una PIVA in Francia per poter pagare l’IVA delle vendite effettuate in Francia successive al superamento della soglia dei 35000 euro.
Domanda:
- se io nell’anno 2019 ho superato la soglia, nel 2020 devo pagare l’IVA in Francia a partire dalla prima vendita effettuata nell’anno in Francia, oppure a partire dal superamento della soglia dei 35000 Euro nell’anno 2020?
Cioè la soglia si applica di anno in anno oppure una volta superata l’IVA si paga sempre in Francia negli anni successivi indipendentemente dal fatturato annuo realizzato?
Grazie
Seller_0ZD2Jn2887jdq
Buongiorno,
Qualcuno saprebbe dirmi se è obbligatorio inviare al Finanzamt un riepilogo dei trasferimenti di merce da e verso i depositi Amazon in Germania? E se eventualmente c’è una soglia al di sotto della quale questo adempimento non è necessario?
Grazie in anticipo a chi saprà dirmi qualcosa!
Seller_ksyIckVU3g71H
Salve a tutti, ho un dubbio riguardo una spedizione in Regno Unito, se devo emettere la fattura non imponibile (art. 8 DPR 633/72) come per le vendite Extra UE oppure siccome entro tutto il 2020 restano invariati gli obblighi fiscali verso e dal Regno Unito devo emettere la fattura comprensiva di IVA al 22% come per tutte le vendite all’interno del territorio europeo?
Grazie