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Seller_OhfMMucVmXvxN

Gestione Iva con partite iva europee

CIao a tutti.
Mi rivolgo a chi ha aperto le partite iva nei vari paesi europei.
Ho due domande :
1- dove recupero i dati per l’iva italiana essendo che quelli per l’iva estera vengono gestiti dalla società di consulenza.
2- come gestite la merce? se vendo con FBA in UK, quella merce come la faccio transitare dalla partita iva ita a quella UK?
al prezzo di acquisto o di vendita?

il mio commercialista è in alto mare ed io ho le partite iva quasi pronte ma non ho idea della gestione pratica :frowning:

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Tag:Espansione internazionale
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Gestione Iva con partite iva europee

CIao a tutti.
Mi rivolgo a chi ha aperto le partite iva nei vari paesi europei.
Ho due domande :
1- dove recupero i dati per l’iva italiana essendo che quelli per l’iva estera vengono gestiti dalla società di consulenza.
2- come gestite la merce? se vendo con FBA in UK, quella merce come la faccio transitare dalla partita iva ita a quella UK?
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il mio commercialista è in alto mare ed io ho le partite iva quasi pronte ma non ho idea della gestione pratica :frowning:

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Seller_Blj0Sa7tplEab
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Il file transazioni iva è il documento principe

Devi produrre dei ddt e delle fatture intracomunitarie ogni volta che la merce si sposta dall’Italia verso l’estero, sia che la mandi tu sia che sia Amazon a movimentata. Devi poi compilare l’intrastat cessioni ogni trimestre (o mensil’ente, dipende dall’importo totale), e le fatture intrastat inserite devono essere valorizzate al costo. Gli importi delle vendite li registri giornalmente nel registro dei corrispettivi con la annotazione “iva assolta in altro paese”.

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Seller_bjV6ybRySpMRY
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Riassumendo (premetto che sono ai primordi di FBA ) :

  • Per stoccare merce nei magazzini Amazon europei è necessario essere registrati fiscalmente in quel paese stesso oppure la registrazione è da ritenersi NON NECESSARIA al di sotto dei 100k?
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Seller_tibjB6tPqnh6E
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Vorrei chiedere 2 cose

  1. per me non è corretto dire che se hai la partita Iva in 7 paesi l’Iva si paghi automaticamente in base alla destinazione della merce

Esempio

Bene che parte da it a cliente de
Anche se hai la partita Iva de l’Iva è da pagare in Italia

Per pagare in Germania bisogna optare per la tassazione a destino, non è automatica la cosa, diventa obbligatorio solo se viene superato il plafond vendite a distanza

  1. movimentazione merce tra stessa azienda con p Iva diverse

Esempio mando una spedizione in Francia da it, devo fare una fattura ni art. 41? Da pi It a quella fr? Io non ne sono convinto perché non è una transazione a titolo oneroso e quindi probabilmente è un articolo diverso della legge sull’iva. Secondo quanto ne so io non sono vendite ma cessioni intra assimilate

E contabilmente come si gestiscono? Fattura non imponibilea qual è l’art di non imponibilità!?

Terzo per la merce che amazon movimenta come fate? Lì non esistono documenti ma solo dati da estrapolare dal report Iva…

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Seller_e4yoQ0MIhI4Xs
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Le leggi IVA sono europee, quindi uguali per tutti gli stati UE, altrimenti l’EU non esisterebbe.
Non c’è bisogno di chiedere agli stati il documento ufficiale.

Non ho scritto che bisogna partire per la smania di vendere, ho scritto che bisogna fare le cose fatte bene, questo vuol dire che bisogna essere seguiti dal consulente fiscale , ma le casistiche purtroppo sono tante e rischi di non partire mai.

Se non hai superato la soglia di vendita, la regola generale dice che devi dichiarare e pagare l’ IVA nel paese di partenza ( nel mio caso Polonia). Se superi la soglia di vendita nel paese di destinazione.

Non si possono modificare, abbiamo aperto più casi per alcune fatture e ci hanno risposto che loro non fanno correzioni o modifiche. In pratica arrangiati.

LE casistiche “particolari” fortunatamente sono poche e quindi stiamo parlando di pochi ordini e poche fatture, ma comunque un pò rognose per l’amministrazione.

Purtroppo per alcune fatture ( come quelle descritte sopra ) noi dobbiamo dichiarare la vendita in Polonia, ma un domani le autorità tedesche potrebbero venirmi a chiedere €2,95 di iva. Amen, pagheremo iva + supplemento, ma ripeto sono solo alcune rare casistiche.

Per questo dico che bisogna valutare le varie situazioni e decidere sul da farsi, di sicuro tutti questi casi come anche quello scritto in questo forum potrebbero disincentivare il pan-eu , ma sia amzon sia il mercato globale si sta muovendo in questa direzione e sarebbe assurdo non salire su questo " treno".

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Seller_bjV6ybRySpMRY
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Quindi se non supero la soglia dei 100K posso tranquillamente inviare merce ai vari magazzini DE,ES ed FR?

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Seller_e4yoQ0MIhI4Xs
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Ciao, eccomi.
è impiegato un pò a rispondere perchè ho voluto fare altri accertamenti.

Ho contattato il nostro secondo consulente fiscale estero che ci gestisce UK e anche loro dicono la stessa cosa, ti riporto qui sotto la risposta ufficiale :slight_smile:

Buongiorno,
Purtroppo, nelle vendite di merce transfrontaliera, per semplificare, Amazon tende ad applicare l’IVA nel paese europeo di destinazione della merce, a prescindere dal superamento delle soglie distance selling.

Voi invece dovete applicare l’IVA nel paese di partenza, se non ha optato per applicazione IVA nel paese di destinazione dal paese di partenza oppure se non ha superato la soglia ( esempio Francia di Eur 35.000.)
Quindi andrebbe conteggiata nel paese di partenza.

Quindi, optare per il pagamento dell’iva a destinazione, non è di nostra discrezione, ma va informato lo stato del paese di partenza ( cioè tutti gli stati dove abbiamo la partita iva registrata ) tramite un documento ufficiale, in modo che in futuro non possa venirti a chiedere l’iva per quelle transazioni.

Sebaldar: Ti chiederei di porpore il quesito al tuo consulente fiscale estero che ti fa le dichiarazioni, specificando proprio il caso di un ordine partito da uno stato estero ( magazzino FBA) e destinato ad un altro stato estero e fammi sapere cosa ti risponde perchè a me hanno dato tutti e 2 la stessa risposta.

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Seller_OhfMMucVmXvxN
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Per chi ha attivato il servizio con Avask con il primo anno “in offerta” da parte di Amazon.
Quanto avete atteso per l’accredito dei soldi?
Io ho scadenza fattura tra 3 gg
Ed Amazon non ha accreditato ancora nulla.

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Seller_NyGFgXjhhSLHn
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

Buonasera,
io ho ricevuto quasi tutte le partite iva a parte quella tedesca (da novembre…) e spagnola.
Ovviamente il rilascio non è immediato e tra la data di inizio attività comunicata e il caricamento del numero di partita iva su seller central, possono trascorrere anche vari mesi. Avendo attivato i calcoli dell’IVA, tutte le transazioni antecedenti a ciò, vengono tassate con l’IVA italiana ma poi i vari uffici fiscali richiedono il pagamento dell’IVA a partire dalla data comunicata in fase di apertura. Avete poi richiesto il rimborso? Se sì, come? Tramite Fisconline posso richiedere solo il rimborso di fatture che mi sono state emesse

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Seller_TGM1Dp2psDCCf
In risposta al post di: Seller_OhfMMucVmXvxN

mamma mia quante cose ho imparato da questo post
grazie mille professori

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Gestione Iva con partite iva europee

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CIao a tutti.
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2- come gestite la merce? se vendo con FBA in UK, quella merce come la faccio transitare dalla partita iva ita a quella UK?
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Gestione Iva con partite iva europee

di Seller_OhfMMucVmXvxN

CIao a tutti.
Mi rivolgo a chi ha aperto le partite iva nei vari paesi europei.
Ho due domande :
1- dove recupero i dati per l’iva italiana essendo che quelli per l’iva estera vengono gestiti dalla società di consulenza.
2- come gestite la merce? se vendo con FBA in UK, quella merce come la faccio transitare dalla partita iva ita a quella UK?
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Il file transazioni iva è il documento principe

Devi produrre dei ddt e delle fatture intracomunitarie ogni volta che la merce si sposta dall’Italia verso l’estero, sia che la mandi tu sia che sia Amazon a movimentata. Devi poi compilare l’intrastat cessioni ogni trimestre (o mensil’ente, dipende dall’importo totale), e le fatture intrastat inserite devono essere valorizzate al costo. Gli importi delle vendite li registri giornalmente nel registro dei corrispettivi con la annotazione “iva assolta in altro paese”.

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Riassumendo (premetto che sono ai primordi di FBA ) :

  • Per stoccare merce nei magazzini Amazon europei è necessario essere registrati fiscalmente in quel paese stesso oppure la registrazione è da ritenersi NON NECESSARIA al di sotto dei 100k?
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Vorrei chiedere 2 cose

  1. per me non è corretto dire che se hai la partita Iva in 7 paesi l’Iva si paghi automaticamente in base alla destinazione della merce

Esempio

Bene che parte da it a cliente de
Anche se hai la partita Iva de l’Iva è da pagare in Italia

Per pagare in Germania bisogna optare per la tassazione a destino, non è automatica la cosa, diventa obbligatorio solo se viene superato il plafond vendite a distanza

  1. movimentazione merce tra stessa azienda con p Iva diverse

Esempio mando una spedizione in Francia da it, devo fare una fattura ni art. 41? Da pi It a quella fr? Io non ne sono convinto perché non è una transazione a titolo oneroso e quindi probabilmente è un articolo diverso della legge sull’iva. Secondo quanto ne so io non sono vendite ma cessioni intra assimilate

E contabilmente come si gestiscono? Fattura non imponibilea qual è l’art di non imponibilità!?

Terzo per la merce che amazon movimenta come fate? Lì non esistono documenti ma solo dati da estrapolare dal report Iva…

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Le leggi IVA sono europee, quindi uguali per tutti gli stati UE, altrimenti l’EU non esisterebbe.
Non c’è bisogno di chiedere agli stati il documento ufficiale.

Non ho scritto che bisogna partire per la smania di vendere, ho scritto che bisogna fare le cose fatte bene, questo vuol dire che bisogna essere seguiti dal consulente fiscale , ma le casistiche purtroppo sono tante e rischi di non partire mai.

Se non hai superato la soglia di vendita, la regola generale dice che devi dichiarare e pagare l’ IVA nel paese di partenza ( nel mio caso Polonia). Se superi la soglia di vendita nel paese di destinazione.

Non si possono modificare, abbiamo aperto più casi per alcune fatture e ci hanno risposto che loro non fanno correzioni o modifiche. In pratica arrangiati.

LE casistiche “particolari” fortunatamente sono poche e quindi stiamo parlando di pochi ordini e poche fatture, ma comunque un pò rognose per l’amministrazione.

Purtroppo per alcune fatture ( come quelle descritte sopra ) noi dobbiamo dichiarare la vendita in Polonia, ma un domani le autorità tedesche potrebbero venirmi a chiedere €2,95 di iva. Amen, pagheremo iva + supplemento, ma ripeto sono solo alcune rare casistiche.

Per questo dico che bisogna valutare le varie situazioni e decidere sul da farsi, di sicuro tutti questi casi come anche quello scritto in questo forum potrebbero disincentivare il pan-eu , ma sia amzon sia il mercato globale si sta muovendo in questa direzione e sarebbe assurdo non salire su questo " treno".

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Quindi se non supero la soglia dei 100K posso tranquillamente inviare merce ai vari magazzini DE,ES ed FR?

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Ciao, eccomi.
è impiegato un pò a rispondere perchè ho voluto fare altri accertamenti.

Ho contattato il nostro secondo consulente fiscale estero che ci gestisce UK e anche loro dicono la stessa cosa, ti riporto qui sotto la risposta ufficiale :slight_smile:

Buongiorno,
Purtroppo, nelle vendite di merce transfrontaliera, per semplificare, Amazon tende ad applicare l’IVA nel paese europeo di destinazione della merce, a prescindere dal superamento delle soglie distance selling.

Voi invece dovete applicare l’IVA nel paese di partenza, se non ha optato per applicazione IVA nel paese di destinazione dal paese di partenza oppure se non ha superato la soglia ( esempio Francia di Eur 35.000.)
Quindi andrebbe conteggiata nel paese di partenza.

Quindi, optare per il pagamento dell’iva a destinazione, non è di nostra discrezione, ma va informato lo stato del paese di partenza ( cioè tutti gli stati dove abbiamo la partita iva registrata ) tramite un documento ufficiale, in modo che in futuro non possa venirti a chiedere l’iva per quelle transazioni.

Sebaldar: Ti chiederei di porpore il quesito al tuo consulente fiscale estero che ti fa le dichiarazioni, specificando proprio il caso di un ordine partito da uno stato estero ( magazzino FBA) e destinato ad un altro stato estero e fammi sapere cosa ti risponde perchè a me hanno dato tutti e 2 la stessa risposta.

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Per chi ha attivato il servizio con Avask con il primo anno “in offerta” da parte di Amazon.
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Io ho scadenza fattura tra 3 gg
Ed Amazon non ha accreditato ancora nulla.

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io ho ricevuto quasi tutte le partite iva a parte quella tedesca (da novembre…) e spagnola.
Ovviamente il rilascio non è immediato e tra la data di inizio attività comunicata e il caricamento del numero di partita iva su seller central, possono trascorrere anche vari mesi. Avendo attivato i calcoli dell’IVA, tutte le transazioni antecedenti a ciò, vengono tassate con l’IVA italiana ma poi i vari uffici fiscali richiedono il pagamento dell’IVA a partire dalla data comunicata in fase di apertura. Avete poi richiesto il rimborso? Se sì, come? Tramite Fisconline posso richiedere solo il rimborso di fatture che mi sono state emesse

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Devi produrre dei ddt e delle fatture intracomunitarie ogni volta che la merce si sposta dall’Italia verso l’estero, sia che la mandi tu sia che sia Amazon a movimentata. Devi poi compilare l’intrastat cessioni ogni trimestre (o mensil’ente, dipende dall’importo totale), e le fatture intrastat inserite devono essere valorizzate al costo. Gli importi delle vendite li registri giornalmente nel registro dei corrispettivi con la annotazione “iva assolta in altro paese”.

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Riassumendo (premetto che sono ai primordi di FBA ) :

  • Per stoccare merce nei magazzini Amazon europei è necessario essere registrati fiscalmente in quel paese stesso oppure la registrazione è da ritenersi NON NECESSARIA al di sotto dei 100k?
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  • Per stoccare merce nei magazzini Amazon europei è necessario essere registrati fiscalmente in quel paese stesso oppure la registrazione è da ritenersi NON NECESSARIA al di sotto dei 100k?
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  1. per me non è corretto dire che se hai la partita Iva in 7 paesi l’Iva si paghi automaticamente in base alla destinazione della merce

Esempio

Bene che parte da it a cliente de
Anche se hai la partita Iva de l’Iva è da pagare in Italia

Per pagare in Germania bisogna optare per la tassazione a destino, non è automatica la cosa, diventa obbligatorio solo se viene superato il plafond vendite a distanza

  1. movimentazione merce tra stessa azienda con p Iva diverse

Esempio mando una spedizione in Francia da it, devo fare una fattura ni art. 41? Da pi It a quella fr? Io non ne sono convinto perché non è una transazione a titolo oneroso e quindi probabilmente è un articolo diverso della legge sull’iva. Secondo quanto ne so io non sono vendite ma cessioni intra assimilate

E contabilmente come si gestiscono? Fattura non imponibilea qual è l’art di non imponibilità!?

Terzo per la merce che amazon movimenta come fate? Lì non esistono documenti ma solo dati da estrapolare dal report Iva…

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  1. per me non è corretto dire che se hai la partita Iva in 7 paesi l’Iva si paghi automaticamente in base alla destinazione della merce

Esempio

Bene che parte da it a cliente de
Anche se hai la partita Iva de l’Iva è da pagare in Italia

Per pagare in Germania bisogna optare per la tassazione a destino, non è automatica la cosa, diventa obbligatorio solo se viene superato il plafond vendite a distanza

  1. movimentazione merce tra stessa azienda con p Iva diverse

Esempio mando una spedizione in Francia da it, devo fare una fattura ni art. 41? Da pi It a quella fr? Io non ne sono convinto perché non è una transazione a titolo oneroso e quindi probabilmente è un articolo diverso della legge sull’iva. Secondo quanto ne so io non sono vendite ma cessioni intra assimilate

E contabilmente come si gestiscono? Fattura non imponibilea qual è l’art di non imponibilità!?

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Le leggi IVA sono europee, quindi uguali per tutti gli stati UE, altrimenti l’EU non esisterebbe.
Non c’è bisogno di chiedere agli stati il documento ufficiale.

Non ho scritto che bisogna partire per la smania di vendere, ho scritto che bisogna fare le cose fatte bene, questo vuol dire che bisogna essere seguiti dal consulente fiscale , ma le casistiche purtroppo sono tante e rischi di non partire mai.

Se non hai superato la soglia di vendita, la regola generale dice che devi dichiarare e pagare l’ IVA nel paese di partenza ( nel mio caso Polonia). Se superi la soglia di vendita nel paese di destinazione.

Non si possono modificare, abbiamo aperto più casi per alcune fatture e ci hanno risposto che loro non fanno correzioni o modifiche. In pratica arrangiati.

LE casistiche “particolari” fortunatamente sono poche e quindi stiamo parlando di pochi ordini e poche fatture, ma comunque un pò rognose per l’amministrazione.

Purtroppo per alcune fatture ( come quelle descritte sopra ) noi dobbiamo dichiarare la vendita in Polonia, ma un domani le autorità tedesche potrebbero venirmi a chiedere €2,95 di iva. Amen, pagheremo iva + supplemento, ma ripeto sono solo alcune rare casistiche.

Per questo dico che bisogna valutare le varie situazioni e decidere sul da farsi, di sicuro tutti questi casi come anche quello scritto in questo forum potrebbero disincentivare il pan-eu , ma sia amzon sia il mercato globale si sta muovendo in questa direzione e sarebbe assurdo non salire su questo " treno".

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Le leggi IVA sono europee, quindi uguali per tutti gli stati UE, altrimenti l’EU non esisterebbe.
Non c’è bisogno di chiedere agli stati il documento ufficiale.

Non ho scritto che bisogna partire per la smania di vendere, ho scritto che bisogna fare le cose fatte bene, questo vuol dire che bisogna essere seguiti dal consulente fiscale , ma le casistiche purtroppo sono tante e rischi di non partire mai.

Se non hai superato la soglia di vendita, la regola generale dice che devi dichiarare e pagare l’ IVA nel paese di partenza ( nel mio caso Polonia). Se superi la soglia di vendita nel paese di destinazione.

Non si possono modificare, abbiamo aperto più casi per alcune fatture e ci hanno risposto che loro non fanno correzioni o modifiche. In pratica arrangiati.

LE casistiche “particolari” fortunatamente sono poche e quindi stiamo parlando di pochi ordini e poche fatture, ma comunque un pò rognose per l’amministrazione.

Purtroppo per alcune fatture ( come quelle descritte sopra ) noi dobbiamo dichiarare la vendita in Polonia, ma un domani le autorità tedesche potrebbero venirmi a chiedere €2,95 di iva. Amen, pagheremo iva + supplemento, ma ripeto sono solo alcune rare casistiche.

Per questo dico che bisogna valutare le varie situazioni e decidere sul da farsi, di sicuro tutti questi casi come anche quello scritto in questo forum potrebbero disincentivare il pan-eu , ma sia amzon sia il mercato globale si sta muovendo in questa direzione e sarebbe assurdo non salire su questo " treno".

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Ciao, eccomi.
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Ho contattato il nostro secondo consulente fiscale estero che ci gestisce UK e anche loro dicono la stessa cosa, ti riporto qui sotto la risposta ufficiale :slight_smile:

Buongiorno,
Purtroppo, nelle vendite di merce transfrontaliera, per semplificare, Amazon tende ad applicare l’IVA nel paese europeo di destinazione della merce, a prescindere dal superamento delle soglie distance selling.

Voi invece dovete applicare l’IVA nel paese di partenza, se non ha optato per applicazione IVA nel paese di destinazione dal paese di partenza oppure se non ha superato la soglia ( esempio Francia di Eur 35.000.)
Quindi andrebbe conteggiata nel paese di partenza.

Quindi, optare per il pagamento dell’iva a destinazione, non è di nostra discrezione, ma va informato lo stato del paese di partenza ( cioè tutti gli stati dove abbiamo la partita iva registrata ) tramite un documento ufficiale, in modo che in futuro non possa venirti a chiedere l’iva per quelle transazioni.

Sebaldar: Ti chiederei di porpore il quesito al tuo consulente fiscale estero che ti fa le dichiarazioni, specificando proprio il caso di un ordine partito da uno stato estero ( magazzino FBA) e destinato ad un altro stato estero e fammi sapere cosa ti risponde perchè a me hanno dato tutti e 2 la stessa risposta.

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Ciao, eccomi.
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Ho contattato il nostro secondo consulente fiscale estero che ci gestisce UK e anche loro dicono la stessa cosa, ti riporto qui sotto la risposta ufficiale :slight_smile:

Buongiorno,
Purtroppo, nelle vendite di merce transfrontaliera, per semplificare, Amazon tende ad applicare l’IVA nel paese europeo di destinazione della merce, a prescindere dal superamento delle soglie distance selling.

Voi invece dovete applicare l’IVA nel paese di partenza, se non ha optato per applicazione IVA nel paese di destinazione dal paese di partenza oppure se non ha superato la soglia ( esempio Francia di Eur 35.000.)
Quindi andrebbe conteggiata nel paese di partenza.

Quindi, optare per il pagamento dell’iva a destinazione, non è di nostra discrezione, ma va informato lo stato del paese di partenza ( cioè tutti gli stati dove abbiamo la partita iva registrata ) tramite un documento ufficiale, in modo che in futuro non possa venirti a chiedere l’iva per quelle transazioni.

Sebaldar: Ti chiederei di porpore il quesito al tuo consulente fiscale estero che ti fa le dichiarazioni, specificando proprio il caso di un ordine partito da uno stato estero ( magazzino FBA) e destinato ad un altro stato estero e fammi sapere cosa ti risponde perchè a me hanno dato tutti e 2 la stessa risposta.

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Quanto avete atteso per l’accredito dei soldi?
Io ho scadenza fattura tra 3 gg
Ed Amazon non ha accreditato ancora nulla.

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Buonasera,
io ho ricevuto quasi tutte le partite iva a parte quella tedesca (da novembre…) e spagnola.
Ovviamente il rilascio non è immediato e tra la data di inizio attività comunicata e il caricamento del numero di partita iva su seller central, possono trascorrere anche vari mesi. Avendo attivato i calcoli dell’IVA, tutte le transazioni antecedenti a ciò, vengono tassate con l’IVA italiana ma poi i vari uffici fiscali richiedono il pagamento dell’IVA a partire dalla data comunicata in fase di apertura. Avete poi richiesto il rimborso? Se sì, come? Tramite Fisconline posso richiedere solo il rimborso di fatture che mi sono state emesse

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grazie mille professori

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