Forum per i venditori
Accedi
Accedi
imgAccedi
imgAccedi
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contabilità con resi dopo anni

Salve,

giusto per avere un confronto con gli altri che utilizzano la logistica di Amazon.
Ma come gestite la contabilità per un reso accettato da Amazon (logistica) a distanza di oltre 2 anni?

Faccio un esempio pratico.
Vendo un prodotto tramite la logistica a Novembre 2017, e oggi (2019) il cliente chiede un reso alla logistica di Amazon che accetta e rimborsa integralmente il cliente.

Emettete una nota di credito a distanza di 2 anni?
Come agite in questo caso?

Sono curioso di confrontarmi su questo tema, vista la singolarità della problematica che si presenta solo con Amazon.

235 visualizzazioni
5 risposte
00
Rispondi
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contabilità con resi dopo anni

Salve,

giusto per avere un confronto con gli altri che utilizzano la logistica di Amazon.
Ma come gestite la contabilità per un reso accettato da Amazon (logistica) a distanza di oltre 2 anni?

Faccio un esempio pratico.
Vendo un prodotto tramite la logistica a Novembre 2017, e oggi (2019) il cliente chiede un reso alla logistica di Amazon che accetta e rimborsa integralmente il cliente.

Emettete una nota di credito a distanza di 2 anni?
Come agite in questo caso?

Sono curioso di confrontarmi su questo tema, vista la singolarità della problematica che si presenta solo con Amazon.

00
235 visualizzazioni
5 risposte
Rispondi
0 risposte
user profile
Seller_spj27ie4Md2zI
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

se amazon rimborsa il cliente, sei costretto o a emettere nota credito (nel caso avevi fatto fattura) o scrivere lo storno nel registro corrispettivi. Non hai altre vie. Al massimo se non vuoi fare passare il rimborso dai registri iva, puoi metterti il costo direttamente a perdita, se la merce non ti ritorna indietro o se ritorna distrutto, ma non credo sia corretto al 100%

10
user profile
Seller_kX0W8S2IyPZZR
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contatta Amazon, la garanzia non copre simili tempistiche e la logistica ti dovrà rimborsare. Se non lo fanno cerca la sezione della garanzia e faglielo notare. Carta canta
PS: Emetti nota di credito, c’è poco da fare

00
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Per la questione nota di credito immaginavo che l’unica soluzione da poter percorrere è quella.
Ma non so quanto sia regolare emettere una nota di credito dopo 2 anni dall’emissione della fattura originale.

Una cosa è una tantum, altra cosa è un qualcosa che capita regolarmente ogni mese con diversi ordini ed a fine anno trovarsi con decine di note di credito di anni precedenti.
Ad un controllo fiscale, si possono avere problemi? E’ questa la mia preoccupazione.

Inoltre Amazon se interpellata, rimborsa, ma mail l’importo che l’azienda ha fatturato, quindi la nota di credito non sarà nemmeno pari alla vendita e quasi sicuramente si deve portare nella nota di credito l’importo esente IVA perchè l’IVA in questo caso non si recupera, diventa un costo.

00
user profile
Seller_oDDmmOkJjQS7B
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Anch’io ho questi casi e normalmente faccio lo storno dai corrispettivi.
Solo se la vendita era stata fatturata a cliente con P. IVA (in questo caso la garanzia vale però solo 1 anno) emetto nota di credito.
Purtroppo con la Logistica di Amazon il servizio clienti rimborsa sempre i clienti per intero entro il periodo di garanzia (1 o 2 anni a secondo se azienda o privato).
A noi venditori non è possibile verificare nulla prima che Amazon conceda il rimborso, così vengono rimborsati prodotti che dopo 23 mesi di normale utilizzo vengono all’improvviso dichiarati “difettosi”.
Magari dopo 2 anni il prodotto costa anche meno così il cliente lo ricompra nuovo guadagnandoci!
L’unica cosa che possiamo fare è di aprire un caso quando il prodotto rientra in sede ed è palesemente danneggiato e/o con parti mancanti. Insistendo si riesce ad avere almeno un rimborso parziale del prodotto inutilizzabile o comunque non rivendibile.
Per quanto riguarda l’importo della nota di credito, mi risulta che debba essere uguale a quanto fatturato con la vendita perchè e quello l’importo che viene rimborsato al cliente.
Mentre eventuali rimborsi di Amazon al venditore, che sono sempre di importi inferiori perchè al netto delle commissioni e dell’IVA o perchè parziali, li gestisco con i corrispettivi.

00
Segui questa discussione per ricevere notifiche sulle nuove attività
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contabilità con resi dopo anni

Salve,

giusto per avere un confronto con gli altri che utilizzano la logistica di Amazon.
Ma come gestite la contabilità per un reso accettato da Amazon (logistica) a distanza di oltre 2 anni?

Faccio un esempio pratico.
Vendo un prodotto tramite la logistica a Novembre 2017, e oggi (2019) il cliente chiede un reso alla logistica di Amazon che accetta e rimborsa integralmente il cliente.

Emettete una nota di credito a distanza di 2 anni?
Come agite in questo caso?

Sono curioso di confrontarmi su questo tema, vista la singolarità della problematica che si presenta solo con Amazon.

235 visualizzazioni
5 risposte
00
Rispondi
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contabilità con resi dopo anni

Salve,

giusto per avere un confronto con gli altri che utilizzano la logistica di Amazon.
Ma come gestite la contabilità per un reso accettato da Amazon (logistica) a distanza di oltre 2 anni?

Faccio un esempio pratico.
Vendo un prodotto tramite la logistica a Novembre 2017, e oggi (2019) il cliente chiede un reso alla logistica di Amazon che accetta e rimborsa integralmente il cliente.

Emettete una nota di credito a distanza di 2 anni?
Come agite in questo caso?

Sono curioso di confrontarmi su questo tema, vista la singolarità della problematica che si presenta solo con Amazon.

00
235 visualizzazioni
5 risposte
Rispondi
user profile

Contabilità con resi dopo anni

di Seller_yuGiTOvkyiZs5

Salve,

giusto per avere un confronto con gli altri che utilizzano la logistica di Amazon.
Ma come gestite la contabilità per un reso accettato da Amazon (logistica) a distanza di oltre 2 anni?

Faccio un esempio pratico.
Vendo un prodotto tramite la logistica a Novembre 2017, e oggi (2019) il cliente chiede un reso alla logistica di Amazon che accetta e rimborsa integralmente il cliente.

Emettete una nota di credito a distanza di 2 anni?
Come agite in questo caso?

Sono curioso di confrontarmi su questo tema, vista la singolarità della problematica che si presenta solo con Amazon.

Tag:Resi
00
235 visualizzazioni
5 risposte
Rispondi
0 risposte
0 risposte
Filtri rapidi
Ordina per
user profile
Seller_spj27ie4Md2zI
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

se amazon rimborsa il cliente, sei costretto o a emettere nota credito (nel caso avevi fatto fattura) o scrivere lo storno nel registro corrispettivi. Non hai altre vie. Al massimo se non vuoi fare passare il rimborso dai registri iva, puoi metterti il costo direttamente a perdita, se la merce non ti ritorna indietro o se ritorna distrutto, ma non credo sia corretto al 100%

10
user profile
Seller_kX0W8S2IyPZZR
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contatta Amazon, la garanzia non copre simili tempistiche e la logistica ti dovrà rimborsare. Se non lo fanno cerca la sezione della garanzia e faglielo notare. Carta canta
PS: Emetti nota di credito, c’è poco da fare

00
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Per la questione nota di credito immaginavo che l’unica soluzione da poter percorrere è quella.
Ma non so quanto sia regolare emettere una nota di credito dopo 2 anni dall’emissione della fattura originale.

Una cosa è una tantum, altra cosa è un qualcosa che capita regolarmente ogni mese con diversi ordini ed a fine anno trovarsi con decine di note di credito di anni precedenti.
Ad un controllo fiscale, si possono avere problemi? E’ questa la mia preoccupazione.

Inoltre Amazon se interpellata, rimborsa, ma mail l’importo che l’azienda ha fatturato, quindi la nota di credito non sarà nemmeno pari alla vendita e quasi sicuramente si deve portare nella nota di credito l’importo esente IVA perchè l’IVA in questo caso non si recupera, diventa un costo.

00
user profile
Seller_oDDmmOkJjQS7B
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Anch’io ho questi casi e normalmente faccio lo storno dai corrispettivi.
Solo se la vendita era stata fatturata a cliente con P. IVA (in questo caso la garanzia vale però solo 1 anno) emetto nota di credito.
Purtroppo con la Logistica di Amazon il servizio clienti rimborsa sempre i clienti per intero entro il periodo di garanzia (1 o 2 anni a secondo se azienda o privato).
A noi venditori non è possibile verificare nulla prima che Amazon conceda il rimborso, così vengono rimborsati prodotti che dopo 23 mesi di normale utilizzo vengono all’improvviso dichiarati “difettosi”.
Magari dopo 2 anni il prodotto costa anche meno così il cliente lo ricompra nuovo guadagnandoci!
L’unica cosa che possiamo fare è di aprire un caso quando il prodotto rientra in sede ed è palesemente danneggiato e/o con parti mancanti. Insistendo si riesce ad avere almeno un rimborso parziale del prodotto inutilizzabile o comunque non rivendibile.
Per quanto riguarda l’importo della nota di credito, mi risulta che debba essere uguale a quanto fatturato con la vendita perchè e quello l’importo che viene rimborsato al cliente.
Mentre eventuali rimborsi di Amazon al venditore, che sono sempre di importi inferiori perchè al netto delle commissioni e dell’IVA o perchè parziali, li gestisco con i corrispettivi.

00
Segui questa discussione per ricevere notifiche sulle nuove attività
user profile
Seller_spj27ie4Md2zI
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

se amazon rimborsa il cliente, sei costretto o a emettere nota credito (nel caso avevi fatto fattura) o scrivere lo storno nel registro corrispettivi. Non hai altre vie. Al massimo se non vuoi fare passare il rimborso dai registri iva, puoi metterti il costo direttamente a perdita, se la merce non ti ritorna indietro o se ritorna distrutto, ma non credo sia corretto al 100%

10
user profile
Seller_spj27ie4Md2zI
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

se amazon rimborsa il cliente, sei costretto o a emettere nota credito (nel caso avevi fatto fattura) o scrivere lo storno nel registro corrispettivi. Non hai altre vie. Al massimo se non vuoi fare passare il rimborso dai registri iva, puoi metterti il costo direttamente a perdita, se la merce non ti ritorna indietro o se ritorna distrutto, ma non credo sia corretto al 100%

10
Rispondi
user profile
Seller_kX0W8S2IyPZZR
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contatta Amazon, la garanzia non copre simili tempistiche e la logistica ti dovrà rimborsare. Se non lo fanno cerca la sezione della garanzia e faglielo notare. Carta canta
PS: Emetti nota di credito, c’è poco da fare

00
user profile
Seller_kX0W8S2IyPZZR
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Contatta Amazon, la garanzia non copre simili tempistiche e la logistica ti dovrà rimborsare. Se non lo fanno cerca la sezione della garanzia e faglielo notare. Carta canta
PS: Emetti nota di credito, c’è poco da fare

00
Rispondi
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Per la questione nota di credito immaginavo che l’unica soluzione da poter percorrere è quella.
Ma non so quanto sia regolare emettere una nota di credito dopo 2 anni dall’emissione della fattura originale.

Una cosa è una tantum, altra cosa è un qualcosa che capita regolarmente ogni mese con diversi ordini ed a fine anno trovarsi con decine di note di credito di anni precedenti.
Ad un controllo fiscale, si possono avere problemi? E’ questa la mia preoccupazione.

Inoltre Amazon se interpellata, rimborsa, ma mail l’importo che l’azienda ha fatturato, quindi la nota di credito non sarà nemmeno pari alla vendita e quasi sicuramente si deve portare nella nota di credito l’importo esente IVA perchè l’IVA in questo caso non si recupera, diventa un costo.

00
user profile
Seller_yuGiTOvkyiZs5
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Per la questione nota di credito immaginavo che l’unica soluzione da poter percorrere è quella.
Ma non so quanto sia regolare emettere una nota di credito dopo 2 anni dall’emissione della fattura originale.

Una cosa è una tantum, altra cosa è un qualcosa che capita regolarmente ogni mese con diversi ordini ed a fine anno trovarsi con decine di note di credito di anni precedenti.
Ad un controllo fiscale, si possono avere problemi? E’ questa la mia preoccupazione.

Inoltre Amazon se interpellata, rimborsa, ma mail l’importo che l’azienda ha fatturato, quindi la nota di credito non sarà nemmeno pari alla vendita e quasi sicuramente si deve portare nella nota di credito l’importo esente IVA perchè l’IVA in questo caso non si recupera, diventa un costo.

00
Rispondi
user profile
Seller_oDDmmOkJjQS7B
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Anch’io ho questi casi e normalmente faccio lo storno dai corrispettivi.
Solo se la vendita era stata fatturata a cliente con P. IVA (in questo caso la garanzia vale però solo 1 anno) emetto nota di credito.
Purtroppo con la Logistica di Amazon il servizio clienti rimborsa sempre i clienti per intero entro il periodo di garanzia (1 o 2 anni a secondo se azienda o privato).
A noi venditori non è possibile verificare nulla prima che Amazon conceda il rimborso, così vengono rimborsati prodotti che dopo 23 mesi di normale utilizzo vengono all’improvviso dichiarati “difettosi”.
Magari dopo 2 anni il prodotto costa anche meno così il cliente lo ricompra nuovo guadagnandoci!
L’unica cosa che possiamo fare è di aprire un caso quando il prodotto rientra in sede ed è palesemente danneggiato e/o con parti mancanti. Insistendo si riesce ad avere almeno un rimborso parziale del prodotto inutilizzabile o comunque non rivendibile.
Per quanto riguarda l’importo della nota di credito, mi risulta che debba essere uguale a quanto fatturato con la vendita perchè e quello l’importo che viene rimborsato al cliente.
Mentre eventuali rimborsi di Amazon al venditore, che sono sempre di importi inferiori perchè al netto delle commissioni e dell’IVA o perchè parziali, li gestisco con i corrispettivi.

00
user profile
Seller_oDDmmOkJjQS7B
In risposta al post di: Seller_yuGiTOvkyiZs5

Anch’io ho questi casi e normalmente faccio lo storno dai corrispettivi.
Solo se la vendita era stata fatturata a cliente con P. IVA (in questo caso la garanzia vale però solo 1 anno) emetto nota di credito.
Purtroppo con la Logistica di Amazon il servizio clienti rimborsa sempre i clienti per intero entro il periodo di garanzia (1 o 2 anni a secondo se azienda o privato).
A noi venditori non è possibile verificare nulla prima che Amazon conceda il rimborso, così vengono rimborsati prodotti che dopo 23 mesi di normale utilizzo vengono all’improvviso dichiarati “difettosi”.
Magari dopo 2 anni il prodotto costa anche meno così il cliente lo ricompra nuovo guadagnandoci!
L’unica cosa che possiamo fare è di aprire un caso quando il prodotto rientra in sede ed è palesemente danneggiato e/o con parti mancanti. Insistendo si riesce ad avere almeno un rimborso parziale del prodotto inutilizzabile o comunque non rivendibile.
Per quanto riguarda l’importo della nota di credito, mi risulta che debba essere uguale a quanto fatturato con la vendita perchè e quello l’importo che viene rimborsato al cliente.
Mentre eventuali rimborsi di Amazon al venditore, che sono sempre di importi inferiori perchè al netto delle commissioni e dell’IVA o perchè parziali, li gestisco con i corrispettivi.

00
Rispondi
Segui questa discussione per ricevere notifiche sulle nuove attività